PESCARA LIBERA

13 gennaio 2006

PIANO MARITTIMO DEMANIALE: E' ROTTURA COMPLETA TRA FIBA E COMUNE

«Le perplessità , i dubbi , le penalizzazioni che avevamo intuito nella lettura del documento di elaborazione dall’Amministrazione comunale di Pescara riguardante il piano demaniale, puntualmente hanno trovato conferma».Lo dice oggi Ciro Gorilla della Fiba, la federazione che unisce i balneatori.«Infatti abbiamo avuto la conferma che le protezioni autorizzate per le sole strutture balneari saranno smantellate, così come le cabine. La domanda che ci poniamo è la seguente : ma negli ultimi anni le autorizzazioni concesse da chi sono state date e chi aveva la delega allo sportello unico in qualità di assessore?».La provocazione è chiara e punta il dito su presunte sviste o distrazioni che pure devono essere imputabili a qualcuno. Distrazioni e sviste che hanno portato al parossimo l’attuale situazione. «Inoltre le grandi opere che si dovranno realizzare sul lungomare : strutture ricettive, isole componibili ed altro saranno smantellate?», continua Gorilla, «oppure dovremmo ridurre gli arenili per far spazio a futuri scenari alberghieri? e le spiagge libere affidate gratuitamente prima dell’approvazione del PDM e senza la predisposizione di uno specifico bando pubblico? E le prossime colate di cemento dei giochi del mediterraneo? La realtà dei fatti è ben altra cosa», conclude la Fiba, «chi dovrebbe rappresentare gli interessi della categoria nella municipalità pescarese, non è in grado di cambiare nessun equilibrio all’interno della maggioranza e, di conseguenza non rappresenta più gli interessi dei balneatori. Gli operatori turistici balneari per fortuna non sono stati ancora abbagliati tanto meno illusi sulla via di Damasco».


da Primadanoi.it

03 gennaio 2006

E' MORTO NINO SOSPIRI


Pescara, 2 Gennaio 2006 - Si è spento nel corso della notte all'ospedale civile di Pescara l'onorevole Nino Sospiri (An), sottosegretario di Stato alle Infrastrutture e ai trasporti. Aveva 58 anni. Nino Sospiri era stato colpito da un male incurabile lo scorso anno. Ieri sera aveva avvertito un malore ed era stato ricoverato presso il reparto di rianimazione dell'ospedale pescarese, dov'è deceduto. Sospiri era nato a Penne (Pescara) il 26 luglio 1948. Coniugato, due figli, era presidente regionale di An. Personaggio di primissimo piano della politica regionale, all'interno del suo partito aveva ricoperto sempre incarichi di rilievo, fino a divenire nel 1990 segretario nazionale amministrativo. Più volte consigliere comunale di Pescara, Sospiri aveva ricoperto anche l'incarico di presidente dell'assemblea civica. Eletto parlamentare per la prima volta nell'ottava legislatura, era sempre stato riconfermato nelle cinque legislature successive. Attualmente ricopriva l'incarico di sottosegretario alle Infrastrutture e trasporti, che aveva assunto il 21 giugno 2001.
Ci uniamo al dolore della famiglia.

16 dicembre 2005

PESCARA INVIVIBILE: FRA LE ULTIME 7 CITTA' IN ITALIA

E’ una ricerca dell’autorevole testata Italia Oggi a pubblicare oggi la classifica annuale delle città giudicate più vivibili.Sfigura Pescara che si posizione al terz’ultimo posto. Non benissimo per le altre abruzzesi.L'Aquila e' al 65° posto, Chieti 64°, Teramo 89°, Pescara terzultima al 101 posto. E' Mantova, la prima città del nostro paese per la qualita' della vita. Seguono Siena, Aosta, Bolzano, Cuneo, Vicenza, Trento, Sondrio, Piacenza e Rovigo. Per stilare la classifica vengono presi in considerazione tenore di vita, affari e lavoro, servizi disponibili, criminalita', ambiente, disagio sociale e personale, tempo libero. Le ultime 7 citta' sono Napoli, Crotone, Cosenza, Messina, Pescara, Catanzaro e Vibo Valentia.

da Primadinoi.it

Il Tar decide: il Comune di Pescara paghi 1 milione di euro a Caldora

Ancora una sentenza del Tar che provoca qualche scossone a Pescara. Dopo quella che ha fatto tremare il Piano regolatore arriva quella che hapubblicato ieri con la quale accoglie parzialmente un ricorso presentato da Deborah Caldora contro il Comune di Pescara.Nel dettaglio il Tar ha accolto le richieste della ricorrente in relazione all’annullamento di un provvedimento dell’amministrazione comunale del23 marzo 1999 relativa ad una richiesta di Pue (progetto urbanistico esecutivo), mentre ha respinto i ricorsi relativi a quanto previsto sul piano urbanistico nel Prg approvato dal Consiglio Comunale il 17 marzo 2003 e nella delibera 26 luglio 2004 per l’adozione di un nuovo PRG, in relazione alla proposta di edificazione avanzata dalla ricorrente, e al mancato accoglimento da parte della struttura tecnica del Comune, formalizzato il 6 agosto 2004, di una proposta PUE presenta l’8 agosto 2003.«L’accoglimento del ricorso relativo alla mancata approvazione della proposta PUE del 1999» spiega la dirigente dell’avvocatura del Comune, Paola Di Marco, «ha comportato anche la condanna per il Comune di Pescara al risarcimento del danno nei confronti dell’impresa Caldora per un importo di circa 1 milione di euro, per il mancato utile derivante dalla non realizzazione dell’intervento, riducendo comunque l’originaria richiesta di risarcimento avanzata dall’impresa ricorrente che chiedeva 7,64 miliardi di vecchie lire.Il Comune si riserva a questo punto di valutare l’effettiva portata della sentenza e l’eventuale possibilità di un ricorso al Consiglio di Stato, precisando fin d’ora che la sentenza non incide in alcun modo sulla validità della variante delle invarianti al prg in corso di approvazione da parte del Consiglio Comunale, in quanto sono stati rigettati dal TAR i motivi aggiunti formulati dall’impresa ricorrente».


da Primadinoi.it

07 dicembre 2005

NASCE A PESCARA IL CIRCOLO DEI " RIFORMATORI LIBERALI"

"Radicali Liberi” li ha chiamati affettuosamente Berlusconi nel corso dell'Assemblea nazionale che si è tenuta a Roma il 30 Novembre. Si tratta dei Riformatori Liberali www.riformatoriliberali.org, vale a dire la parte di militanti radicali (Della Vedova, Taradash, Calderisi e tanti altri) che ha deciso di non seguire Pannella nella sua marcia di avvicinamento al centro sinistra, preferendo collocarsi all'interno della Casa delle Libertà. Stanno così nascendo in tutta Italia, proprio in questi giorni, una serie di Club di Riformatori Liberali. Ed anche a Pescara, dal 30 novembre, è operativo il Club “Enzo Tortora”, presieduto da Alessio Di Carlo. Chiunque fosse interessato può contattare il Club ai numeri 085.62400, 328.2883187 o scrivere a clubtortora@virgilio.it. Il Club si propone la diffusione e la promozione dei temi liberali, liberisti e radicali a partire dall'ambito cittadino, anche in vista dei prossimi appuntamenti elettorali, sia nazionali che locali.

24 novembre 2005

FORUM PESCARA LIBERA

In questo spazio potrete lasciare tutti i commenti in libertà senza problemi di censura.
L'importante è che venga rispettata la decenza ed il decoro.

P.S
Il post sarà sempre visibile nella colonna a destra sotto la voce links!

23 novembre 2005

GIOCHI DEL MEDITERRANEO ANCORA FIGURACCIE

In riferimento alla penosa e squallida vicenda dei Giochi del Mediterraneo vi riporto un'articolo de "Il Messaggero" del 23/11.
Il mio invito per tutti è quello di ricordarvi i nomi dei politici che stanno caratterizzando questa farsa.
Si sarà molto importante ricordarsi di loro alle prossime elezioni politiche e comunali di Pescara (peccato che non si vota alla regione), spero in uno scatto di orgoglio dei pescaresi di qualunque colore politico, che permetta loro di mettere avanti l'amore per la propria città prima delle cosiddette "ideologie", per tirare un bel calcio nel "C" a questi buffoni che stanno utilizzando la nostra città solo per i loro affarucci.
RICORDATEVI I LORO NOMI!!!


PESCARA - "Non posso accettare gli insulti": si è dimesso ieri pomeriggio Gianni Petrucci da vicepresidente del comitato organizzatore dei Giochi del Mediterraneo e la sua decisione dovrà essere ratificata oggi dal consiglio nazionale del Coni. "Queste dimissioni hanno un significato politico preciso, non posso accettare gli insulti perchè quando Pescara ha vinto si sapeva quale era il valore dei Giochi. Mi dispiace molto, una decisione sofferta perchè ritengo che questa manifestazione sia un avvenimento sportivo importante per Pescara e il Paese intero. E' evidente che sono stato influenzato nella decisione dalle dichiarazioni fatte sull'importanza dei Giochi". Ce l'ha con Del Turco il presidente del Coni, giochi clandestini li aveva definiti il governatore sfidando gli abruzzesi a citare a memoria uno ma solo uno dei vincitori di Almeria, sicuro che nessuno avesse visto un minuto di trasmissione (ma forse Del Turco non vede Eurosport). Un'offesa insomma, soprattutto per gli sportivi. E spiegando la sua decisione alla giunta nazionale del Coni Petrucci ha incaricato il segretario Raffaele Pagnozzi di verificare se esistono ancora le condizioni perchè i Giochi restino a Pescara. Si fa strada l'ipotesi Patrasso insomma, anche se le minacce annunciate sono in genere come le dimissioni: si fanno perchè vengano revocate di fronte a un plateale mea culpa. Le aveva annunciate sabato a Pescara, ignaro del motto degasperiano che le dimissioni non si annunciano ma si danno, e forse ci avrebbe ripensato Gianni Petrucci se non fosse successo il patatrac proprio lunedì verso le sei di sera: un dispaccio Ansa riferisce che Del Turco e D'Alfonso in un'intervista a "Il Centro" propongono un commissario per i Giochi del Mediterraneo a cui danno già un nome e un cognome, Mario Pescante sottosegretario allo Sport. Su questo accordo Del Turco e D'Alfonso che fino a dieci giorni fa se ne erano dette di tutti i colori, siglano la pace su Pescara 2009. E su Palazzo di città si scatena il finimondo: D'Alfonso finisce nel tritacarne è lui che viene accusato di tradimento da Aracu per primo, ma telefonate arrivano da Roma e da tutto l'Abruzzo, il Coni soprattutto è infuriato e non a caso Aracu è una sua creatura. La serata a Palazzo di città trascorre nel tentare di mettere le pezze, "un'idea di Del Turco" strilla al telefono il primo cittadino: ma ieri mattina la lettura del quotidiano conferma le indiscrezioni dell'Ansa, Pescante perchè no dice D'Alfonso.
E se da una parte si schiera con Del Turco condividendo in pieno la necessità di un commissario per Sabatino Aracu, alla notizia delle dimissioni di Petrucci, Palazzo di città mette in scena lo scivola e casca: in serata D'Alfonso si dice "molto dispiaciuto, anche se comprendo le sue ragioni", modo molto democristiano per dire ciò che poi fa dire con le stesse parole ma in modo più esplicito al suo assessore Rudy D'Amico e a tutta Italia dei Valori, "non è difficile comprendere le ragioni di Petrucci: le dichiarazioni incomprensibili del Presidente della Regione che hanno denigrato il valore stesso dei Giochi, offendendo così una manifestazione con 55 anni di storia", e preso dalla foga D'Alfonso-D'Amico aggiunge che "questa nuova giunta regionale si sta caratterizzando più per i danni che provoca al nostro territorio che per iniziative positive. Non era certo questo il cambiamento che volevamo quando li abbiamo votati e portati al governo dell'Abruzzo". Insomma un bell'affondo.
Ambiguità, giochi politici, sfide personali e corse pre-elettorali: c'è di tutto nello shaker di Pescara 2009 che d'altronde nasce sotto la stella delle minacce. E' monsieur Addadi presidente del Cijm ad inaugurare la serie agitando per primo il fantasma dello scippo, niente villaggio niente Giochi, seguito a ruota da Petrucci Pagnozzi Aracu. Minacce ad orologeria, telefonate pilotate, bravo bis su commissione proclami giornalistici e fucili puntati, è questa Pescara 2009 in cui forse l'unico imprevisto è rappresentato da Del Turco e dal suo no ai Giochi. In questa monotona telenovela si inserisce ieri mattina la telefonata di Addadi riferita da Sabatino Aracu: il presidente del Cijm che soltanto due giorni fa si era detto deluso dalle liti e minacciava di nuovo di sfilare i Giochi a Pescara, ieri improvvisamente cambia idea e si dichiara "soddisfatto per i fondi del governo e l'iter del villaggio", strano perchè da sabato ad oggi
nulla è cambiato.
Ci pensa comunque Mario Pescante alla fine di tutto a tirarli fuori dall'impaccio affondando per sempre l'ipotesi del tutore, ma quale garante quale commissario, "io al massimo posso dare qualche consiglio" e di soldi manco a parlarne. "Quello che posso fare, è mettere a disposizione fino ai giochi del Mediterraneo la mia modesta qualità di "moral suasion", solo perchè ci tengo che l'Abruzzo non perda questa occasione, altrimenti da abruzzese orgoglioso diventerei un abruzzese pentito. Ma se il problema sono i fondi, intesi come cassa, ho la sensazione che in questo momento in cui sto cercando ancora soldi per Torino 2006, non avrei grande successo".
E d'altronde lo stesso Aracu mordendosi la lingua aveva affondato poco prima l'ipotesi del commissario: "Un garante per i fondi già ce l'abbiamo ed è Gianni Letta, un garante che ci assicuri che i Giochi si faranno c'è e sono io". Dice solo Aracu che vorrebbe vedere "meno giochetti e più Giochi", allude ai due galli nel pollaio naturalmente, "vedo tanta gente che chiacchiera e poca che lavora". Legittimo chiedere più soldi concede il presidente del Comitato organizzatore, fa bene il governatore: "Solo che sbaglia: come si fa a chiedere più soldi al governo dicendo che è un evento-bluff? Se vuoi vendere una saponetta devi dire che è profumata".
Niente da fare, Del Turco ha il naso turato e ribadisce il suo no ai Giochi, "la priorità per la Regione è il lavoro". Hai voglia a strepitare, D'Alfonso.

16 novembre 2005

PESCARA " CITTA' CANTIERE" : DEGLI ORRORI

Ogni giorno assistiamo all'apertura di nuovi cantieri che produco solo opere brutte e malfatte.
Nessuno controlla, nessuno vigila e i soldi dei cittadini vengono sperperati solo in nome della campagna elettorale per le politiche di un certo signore.
Questo post verrà arricchito con le foto degli orrori in modo da dimostrare l'inettitudine dell'amministrazione della nostra città.
Aspettiamo anche le vostre con i relativi commenti.

09 novembre 2005

CEMENTO SULLA STRADA PARCO, SCATTA L'INCHIESTA

Su gentile richiesta di un nostro visitatore dedichiamo questo post a Montesilvano ed ai suoi problemi relativi alla strada parco.
A tal proposito riportiamo un articolo tratto da " Il Messaggero" del 8/11/05 che tratta questo argomento e i suoi risvolti scottanti.
Ci sorge spontanea una riflessione: ma tutti quei personaggi contrari al passaggio del filobus sulla strada parco..........!!!!???
Cemento sulla strada parco, scatta l’inchiesta

La magistratura apre un fascicolo dopo il rapporto dell’Arma sulle accuse del corvo
La procura della Repubblica ha aperto un’inchiesta sull’approvazione del Piano particolareggiato 4 del Comune di Montesilvano, lo strumento urbanistico che detta nuove regole le aree a ridosso della strada parco. La decisione ieri, dopo un primo rapporto dei carabinieri sull’ondata di veleni scatenata dall’adozione del Pp4. Tra gli atti, la copia di una lettera anonima inviata all’ex sindaco Renzo Gallerati e una dichiarazione scritta dello stesso Gallerati sul contenuto delle accuse lanciate dal corvo. A dare per il momento dignità di possibile notitia criminis allo scritto anonimo, è proprio l’iniziativa dell’ex sindaco. Gallerati, va però detto, ha chiarito di aver agito per correttezza istituzionale e per trasparenza, senza voler avallare le denunce. Nella lettera, secondo quanto si è appreso, l’operazione del Pp4 viene messa in relazione a precisi interessi immobiliari legati alla valorizzazione di alcune aree. Interessi che avrebbero avuto una sponda in alcuni settori della maggioranza. Ci sono politici, imprenditori, progettisti, ma soprattutto alcune figure doppie tra i nomi elencati dal corvo e girati dall’ex sindaco Gallerati a carabinieri e magistratura. D’altronde, anche il vivace dibattito consiliare di venerdì aveva messo in chiaro gli interessi legati all’adozione del Pp4 e, soprattutto, di norme edilizie molto generose, che dietro il paravento della riduzione dell’altezza massima degli edifici nascondono l’ampliamento delle aree edificabili e un complesso sistema di scambio di aree collegato a ricchi premi di cubatura. Problemi di contenuto, ma anche di forma. Il consigliere Cristian Odoardi, leader dell’opposizione a sinistra dell’amministrazione ulivista, ha denunciato in aula alcune differenze tra il testo della delibera licenziato dalla commissione urbansitica e quello discusso dal consiglio comunale. Correzioni in parte ammesse dal presidente della commissione Guglielmo Di Febo con la necessità di superare alcune incongruenze. Secondo Odoardi ce n’è abbastanza per pensare a un ricorso al Tar e a un nuovo esposto alla procura, a meno che la rilettura del Pp4 alla luce delle osservazioni dei cittadini non suggerisca alla maggioranza un ripensamento globale dell’operazione. Odoardi mette anche in rilievo il doppio binario istituzionae seguito dal capogruppo della Margherita Vladimiro Lotorio, uscito dall’aula per conflitto di interessi al momento del voto, ma registrato tra i votanti in commissione urbanistica. A scatenare l’ondata di veleni, oltre alle tensioni edilizie sempre vivaci a Montesilvano, anche la definizione ufficiale di piano ”ferma cemento” coniata per il Pp4 dalla maggioranza di centrosinistra. Una lettura attenta di norme e codicilli permette invece di accertare, dicono all’unisono l’opposizione della Cdl e di Montesilvano sostenibile, un aumento delle aree edificabili e delle cubature, grazie al calcolo delle cosiddette ”aree asservite”. Un altro cavallo di Troia dei costruttori è lo sdoppiamento del piano urbanistico di Villa Verlengia, che trasferito nella nuova zona di via Flumedosa consentirà un aumento di cubatura tra 2500 e 3000 metri. Proprio accanto a cinque palazzi di sette piani già in costruzione.

02 novembre 2005

PARIGI ADDIO, LONDRA E FRANCOFORTE QUASI........L'AEROPORTO DIMEZZA I VOLI PASSEGGERI

Riduzione dei collegamenti per Londra e Francoforte. Scomparsi quelli per Parigi e Charleroi. Volare da Pescara diventa più difficile. La scoperta è fatta consultando il nuovo orario dell'aeroporto. I voli per la capitale britannica e la città tedesca passano da sette a tre. Addirittura scomparsi quelli con destinazione francofona, che sono stati cancellati senza dire nulla a nessuno. Un mistero per chi chiama il Liberi. Anzi. Nella classifica delle città low cost, ovvero i centri che hanno beneficiato maggiormente di collegamenti con vettori quali Ryanair, Easyjet e Virgin, Pescara è addirittura assente. Eppure i dati parlano chiaro. Li ha forniti Assoaeroporti, l'associazione che raggruppa tutti gli scali aerei della penisola. Quello abruzzese ha fatto registrare, nei soli mesi estivi, una crescita netta media del 10,5%: un vero e proprio botto se paragonato al -14% di Ancona-Falconara, che è la diretta concorrente di Pescara.«Di fronte ad un calo di presenze, d'accordo con Ryanair, abbiamo deciso di rimodulare arrivi e partenze -dice Gianfranco Stromei, direttore del Liberi- Con i soldi risparmiati, si tratta di un totale di otto voli settimanali in meno, abbiamo attivato i collegamenti con i cargo russi». Certo, i russi comprano scarpe, vestiti e frigoriferi ma nelle vicine Marche. Chi opera i voli cargo, invece, si sposta negli aeroporti che praticano le migliori condizioni di servizio o "promozione" come vengono indicati gli aiuti per non incorrere nel dumping condannato dal Commissario alla concorrenza dell'Unione europea. Insomma, sembra che si siano barattati i voli passeggeri per le merci. Fine ingloriosa per i collegamenti con Francia e Belgio. La portavoce dell'Air Service Plus, la ditta che affittava gli aerei per garantire i collegamenti è chiarissima: «Siamo un'impresa commerciale, non facciamo beneficenza. Non possiamo permetterci degli aerei che volano senza passeggeri». Sarà. Però d'estate su quei voli c'era sempre il pienone. Si tornerà a volare per Parigi e Charleroi sotto Natale. Ecco le date fornite dal tour operator: 26 e 29 dicembre, e ancora 1, 2, 6, 8 e 9 gennaio. Poi, forse, se ne riparlerà nella prossima primavera. Miseramente naufragato il collegamento con Kiev operato da Ukraine international. Prima la compagnia è finita sul libro nero della Federal international aviation americana che significa ”vietato volare nei cieli americani”, poi ha lasciato i passeggeri a spasso per le strade della capitale ucraina. Alla finestra, squali e palazzinari pronti a spartirsi gli oltre 200 ettari di terreno sui quali c'è l'aeroporto per realizzare una Pescara del ventunesimo secolo.
da "Il Messaggero" del 30/10/05